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articolo del 22/02/2017
Alimentazione e dietetica - 1 Quando si parla di alimentazione e dietetica, noi cittadini dell'occidente moderno siamo soliti attivare una serie di preconcetti e pregiudizi che focalizzano la nostra attenzione sugli aspetti più "negativi" di questi termini.
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Tutto ciò viene definito"dieta" e vissuto con un atteggiamento di controllo e privazione dalla persona che di conseguenza si relaziona con il cibo in modo errato: a livello mentale viene percepito come una limitazione della propria libertà e collegato a una serie di divieti e obblighi che spesso creano stress. La scienza ci insegna inoltre che alcuni cibi fanno bene e altri no, a prescindere da molti fattori, non sapendo però spiegare il motivo per cui alcuni individui godano di ottima salute, addirittura migliore di chi si nutre correttamente, pur nutrendosi di alimenti "che non fanno bene”. Le culture antiche che hanno un approccio di tipo olistico poiché osservano e analizzano l'individuo nella sua totalità (caratteristiche fisiche, psichiche e fisiologiche) ritengono invece che l'alimentazione sia un rito sacro. Il cibo non è visto solo nella sua accezione più plastica, come "mattoncini" che compongono il nostro corpo, ma come serie di input che possono attivare o correggere le funzioni del nostro organismo. In questa prospettiva il cibo permette di creare relazioni organiche, è dotato di una propria energia e vitalità che non può essere riportata in maniera riduttiva a calorie,vitamine o altri componenti.
Tutto ciò viene definito"dieta" e vissuto con un atteggiamento di controllo e privazione dalla persona che di conseguenza si relaziona con il cibo in modo errato: a livello mentale viene percepito come una limitazione della propria libertà e collegato a una serie di divieti e obblighi che spesso creano stress. La scienza ci insegna inoltre che alcuni cibi fanno bene e altri no, a prescindere da molti fattori, non sapendo però spiegare il motivo per cui alcuni individui godano di ottima salute, addirittura migliore di chi si nutre correttamente, pur nutrendosi di alimenti "che non fanno bene”. Le culture antiche che hanno un approccio di tipo olistico poiché osservano e analizzano l'individuo nella sua totalità (caratteristiche fisiche, psichiche e fisiologiche) ritengono invece che l'alimentazione sia un rito sacro. Il cibo non è visto solo nella sua accezione più plastica, come "mattoncini" che compongono il nostro corpo, ma come serie di input che possono attivare o correggere le funzioni del nostro organismo. In questa prospettiva il cibo permette di creare relazioni organiche, è dotato di una propria energia e vitalità che non può essere riportata in maniera riduttiva a calorie,vitamine o altri componenti.